Venice Gardens Foundation (video)



 

 

I Giardini Reali di Venezia (Lavoro su commissione)

 

Video HD, colori, stereo, 16:9, 2’28”, 2017

video promosso dalla Venice Gardens Foundation per la presentazione del progetto di restauro dei giardini

 

I Giardini Reali, situati tra Piazza San Marco e il Bacino di San Marco, si estendono su una superficie di circa 5.500 metri quadrati circondata dall’acqua sulla quale si affacciano le Procuratie Nuove con il Museo Correr, le Sale Imperiali del Palazzo Reale, il Museo Archeologico e la storica Biblioteca Marciana.
Oggi i Giardini Reali versano in uno stato di progressivo degrado, il disegno originale è ormai quasi illeggibile, sia nelle sue geometrie che nella componente vegetale arborea e arbustiva. Il Padiglione neoclassico di Lorenzo Santi e l’ottocentesco pergolato sono danneggiati e in rovina, lo storico ponte levatoio è inutilizzabile e la cancellata e gli arredi urbani sono consumati dalla ruggine.
L’insieme di questi fattori ha profondamente offuscato e trasformato il significato storico, urbano, sociale e paesaggistico dei Giardini, che, isolati dal Sistema Marciano di cui erano parte integrante, stanno vivendo un periodo di forte declino. Nonostante ciò nel corso del tempo i Giardini Reali sono rimasti uno dei luoghi più amati dai veneziani.
La Venice Gardens Foundation, si impegna a restaurare, conservare, manutenere e gestire i Giardini Reali, affidando il progetto botanico al Giardiniere Architetto Paolo Pejrone e il progetto architettonico all’Architetto Alberto Torsello richiamando il progetto Aymonino-Barbini.
Il Progetto artistico culturale della Fondazione è volto ad abitare e ampliare, attraverso gli interventi degli artisti e dei ricercatori, il vasto concetto metaforico di ‘Giardino’. Un giardino da seminare con nuovi pensieri, visioni, suoni e con i linguaggi contemporanei. Un luogo di pensiero, un entrare silenzioso in cui trovano spazio la produttività e la contemplazione ricordando che la terra è una risorsa limitata che si può deteriorare e distruggere facilmente. Anche quel semplice “coltiva il tuo giardino”, con cui Voltaire termina Candide, si è trasformato alla luce dei nuovi processi di globalizzazione, inevitabilmente portatori di problemi urgenti per il nostro pianeta. Forse proprio da quel giardino a volte occorre ripartire per riflettere e ritrovare una coscienza adeguata ai processi di trasformazione del vivere contemporaneo.

 

The Royal Gardens of Venice (Commissioned work)

 

Video HD, colour, stereo, 16:9, 2’28”, 2017

video supported by The Venice Gardens Foundation in order to present the restoration plan of the gardens

 

The Royal Gardens of Venice, situated between Piazza San Marco and the Bacino di San Marco, came into being during the Napoleonic occupation of the city when it was decided to house the Royal Palace in the Procuratie Nuove, a building on the south side of the piazza. Surrounded by water, the gardens cover an area of approximately 5,500 square meters, overlooked by the Correr Museum, the imperial chambers of the Royal Palace, the Archaeological Museum and the historic Marciana Library.
The Royal Gardens have progressively deteriorated. Their original design is now barely legible, in terms both of geometrical patterns and the placement of trees and shrubs. Lorenzo Santi’s neoclassical pavilion and the nineteenth-century pergola are in ruins, the historic drawbridge unusable, railings and street furniture rusted and crumbling.
All these factors have obscured the historic, urban, social and landscape significance of the gardens.
Now isolated from the rest of the Marciana area, of which they were once an integral part, they are rapidly becoming derelict. Despite this, over the course of time, the Royal Gardens have remained one of the places most loved by Venetians.
The Venice Gardens Foundation will be engaged in the restoration, conservation, upkeep and management of the Royal Gardens. It has entrusted planning of the botanical restoration to the garden architect Paolo Pejrone while architectural renovation, based on the Aymonino-Barbini project, has been planned by the architect Alberto Torsello.
By promoting the work of artists and scholars, the Foundation will seek to explore and enlarge the vast metaphorical concept of “garden”. A garden that can be sown with new ideas, visions and sounds and will welcome contemporary idioms. A place of contemplation, silent entry into a world in which there is space for productivity and reflection, awareness that the earth’s resources are limited and can all too easily be damaged or destroyed. Even the closing words of Voltaire’s Candide on the importance of “tending one’s own garden”, have taken on new meaning in the light of the recent processes globalization which have inevitably created urgent problems for our planet. It is perhaps specifically from that garden that we need to recommence so that we are able to reflect on what is occurring and rediscover the knowledge and awareness that will enable us to face the transformations taking place around us.